Ai
versi che mi desti,
Il
nulla resi.
O
mia Salerno,
<<Diamante>>
Di
coste italiane:
C’era
il Poeta Gatto?
Non
manca il “Cane”;
Ormai:
“Malamente
sorreggo perfino
Il
peso dell'ombra:
L'ombra
di quello che
fui”
Avviso
Le
immagini e dei testi inseriti in questo Lavoro sono stati
trovati sul Web e sono facili da ritrovare cercandoli direttamente
GOOGLE, anche dove si tratti di immagini
e...”“2
Simboli e caratteri – ragione di alcuni conati verso una scrittura più evoluta
Finora
, ho pensato di usare i segnacoli da tastiera del paragrafo seguente.
Tentativo: segnacoli da tastiera per la lettura guidata del testo
Forse
è il caso di notare che un segnacolo plurisenso susseguito da una
nota di precisazione ne consente l'utilizzo in modo articolato.
- :-) = “faccina sorridente” 3: scritto per celia.
Leggere
con tono di serenità, tono di “apertura” verso l'interlocutore.
Tono umoristico.4
- || = pausa tecnica, di durata compatibile con la velocità oratoria adottata;
- /\ = Leggere riducendo il volume della voce (reiterabile)
- \/ = Leggere auentando il volume della voce (reiterabile)
- | = rallenta riguardo alla velocità precedente.
- //||\\ = “Albero” Immagine suggerita dall'idea di “rifugio”.5
La
mancanza della cima dell'albero, necessitata dai limiti della
tastiera, è tuttavia provvidenziale, perché il riparo psicologico,
benché pressoché irrinunciabile, rimane fittizio. D'altro canto,
come l'albero ripara dall'ombra, ma è riparo pericoloso dalla
pioggia: attira i fulmini. In altre parola, offre un conforto - a
volte pericoloso – che non è mai rimedio. É il conflitto
Poesia-Realtà.
SETTAGGI TESTO per i componimenti....
INIZIO
PAGINA 7 RETURN (orientativo)
TITOLi
18
CAPOLETTERA
26
CAPOLETTERA
a ogni paragrafo: (26-14) : 2 = 20
TESTO: 14
La
DATA: 12
…
e
non solo:Caratteri usati
CARATTERE:
URW Chancery L
Carattere
infantile: Purisa
CARATTERE di bandiera“
URW Chancery L
CARATTERE:HTM
(per files destinati ai Bookmarks ) URW Chancery L (Blu1)
Carattere
Gotico: Munk
La “filosofia” di un volume imprevedibilmente poliedrico
Come è noto, l'autore è sempre il miglior
interprete di se stesso6
(“pietatis causa”,
ammesso che sappia quel che dice7).
Sono, perciò, d'uopo “Prolegomeni” esplicativi8;
ma anche estensivi, per la finalità comprimaria9
- di questo volume, alla quale tengo moltissimo: fare partecipi gli
interessati di spunti per potenziali ricerche da me individuati
occasionalmente con la coda dell'occhio per le necessità di questo
mio lavoro, ma anche in un capitolo o più capitoli a parte, di
spunti basati su mie idee10.
Saranno spunti e considerazioni destinati a chi leggerà nutrendo
interessi non soltanto poetici, anzi goloso quanto me di ricerche11
tutte da scoprire ||e da
approfondire12
mai sazi. Solo, in tarda età: ricercare professionalmente, non mi è
possibile; tanto vale...
La ricerca: cartacea, o Internet?
Se
è vero che la Poesia è cultura; se è vero che lo spessore e
l'approfondimento culturale si traducono in ricchezza e duttilità di
potenzialità espressive, sensibilità poetica13,
autocoscienza, sensibilità di sentimenti; se è vero che anche
scienza, sapienza, pensiero, tutto questo-è “parola”
suscettibile di ispirazione poetica; se tutto questo è vero, un
poeta ha l'intima, irrinunciabile necessità di controllare ed
ampliare ciò che sa, affrontare ciò che non sa, recuperare o ciò
che ha dimenticato.
Tutto
questo, io lo chiamo " Ricerca ”, cartacea e non.
Le
fonti internet si fanno apprezzare per comodità e per celerità, a
parità quantità di fonti. Fatto si è che se non sei in televisione
e se non sei in internet non sei nessuno.
Come
osservò un ricercatore, <<Ogni
punto che tocchi, è “la fossa delle Marianne!”>>:
anche un solo “punto” sarebbe troppo, per un solo ricercatore.
Con
i migliori auguri di risultati copiosi e fecondi - atti a smentire,
integrare, precisare – a coloro che verranno.
È
proprio questo, che desidero:
- fornire spunti da verificare e sviluppare a titolo di autonome, personali ricerche;
- contribuire nel mio piccolissimo con Google a rendre accessibili i libri via Internet. In un tempo che non vedrò, finalmente tutto sarà consultabile per questa via.
- Ricordare a me stesso che “non tutto lo scibile è su carta, non tutto lo scibile è su internet. e va aggiunta la tradizione orale” 16.
LE CHIAVI DI LETTURA SPECIFICHE DI QUEST'”OPERA OMNIA” POETICA: “DOPPIO SENSO” E “POLISENSO”
Negli
altri casi, il molteplice significato22
va interpretato come utilizzato in una tecnica musicale: come più
note insieme danno un suono che è frutto di ciascuna ma ovviamente
più significante del loro semplice susseguirsi, nel testo più
significati insieme danno alla parola una emozione più complesso di
quelli espressi dal semplice susseguirsi di parole monosenso, una per
ogni specifico senso.
Si
è avuta cura di fornire anche il significato delle parole usate,
quando si è considerato ne valesse la pena, persino anche quando
non sussistesse una interpretazione forzata da una “licenza
poetica”.
CONVENZIONI …
- I proverbi vengono citati senza punto, adottando la successiva, eventuale punteggiatura in base al susseguito contesto.
- Quando si deve scegliere la punteggiatura secondo la logica o secondo l'“alogico”, faccio prevalere il secondo.
- Il carattere “URW Chancery L” è tutto corsivo; il corsivo... nel corsivo viene indicato mettendolo fra virgolette, ad es.: “Tutto corsivo”
Quanto
al resto, buon lavoro!
… E TERMINI
- Alogico
- Aura Ma anche <<...acquista importanza nel canzoniere petrarchesco, l‘aura, la brezza vitale che ricorda all’uomo di essere tale e di dovere ad un Dio la propria felicità. Il nome richiama a sua volta l’Aurora, principio di un nuovo giorno, momento focale per il rinnovamento a cui il poeta ambisce sempre.23
- Componimento v. supra in <<Il perché della scelta “componimento”>>
- Nòvo latinismo per “ultimo”24
In cauda venenum”: il “copyright” e le citazioni
- Il mio incubo è il “copyright”, perché temo che valga per qualunque dialetto, lingua, idioma, pubblicazione (anche in
- Braille)...e, naturalmente, in tutte le lingue del mondo.
Ad
evitare malintesi, ove si risvegli un Autore in un qualunque
dialetto, lingua, idioma, (non esclusa l'accoppiata col Braille), mi
provi il suo dire27
(usandomi l'umanità della traduzione per un italiano ignaro di
Braille) e ne darò atto il più velocemente possibile. Non a caso,
questa mia fatica è edita in proprio, via Google, e fuori
commercio28:
spero che la cosa in qualche modo mi aiuti quanto alla buona fede.
GLI ARGOMENTI
Quale Musa scegliere – il come e il perché
Cominciamo
a scoprire sul campo quali difficoltà si incontrano e dove altro si
va parare partendo dal [cattivo] esempio di Omero. La seconda
finalità farà un primo capolino.
È
quasi obbigo, per un' 'colto cultò' invocar la Musa, chiamata non a
caso Diva, come vedremo29
per impetrarne ispirazione e assistenza. Meglio sarebbe essere
sostituiti da lei: la pubblicazione in veterogreco autografo
“eliconiese-beota-aganippede-pimpleo-pieride” farebbe un
effettone. Le considerazioni che seguono dimostrano perché per
quest'opera la faccenda consiglia anche di adattarsi ad una semplice
invocazione, singola ed anonima.
Le
Muse erano le sole a godere dello stesso appellativo peculiare del
Grande Zeus30.
“Santa Wikipedia” adombra il perché; cosa che stuzzica ad un
personale contributo sul perché del privilegio.
Come
è noto, ''Zeus” è l'evoluzione dovuta all'addolcimento della “D”
di “Dièus”, termine coniato da una radice in comune col latino
''dìes”31,
al quale corrisponde l'italiano “dì”32.
Il significato della radice è “Luce”. Luce divina che
il contributo del troncone religioso Ebraico cristiano “ipso
facto” non può confondere con quella terrena. Anche nella
religione greca c'è una pulsione a considerare la luce di Zeus luce
divina. Luce di sapere, luce di scienza, luce di vita, luce di amori
che sarebbe potuta essere luce d'amore: le Muse figlie di Zeus e di
Menemosine sarebbero potute essere figlie del solo Zeus, partorite,
come Minerva, dalla testa di suo Padre. Se avessero potuto e saputo
togliere l'intoppo distorcente di una maschera mentale chiamata
antropomorfismo, avremmo il Padre, il pensiero del Padre33.
La mentalità greco-antica impedisce, così, un salto di qualità ||
e giungere al perché del Dio trinitario, ma c'è già qualcosa: le
Muse sono depositarie dell'arte e della conoscenza, cioè il
pensiero e lo Spirito, nella luce deformante di una Trinità sul
letto di .
Come nella religione
greca, il mito greco dà la netta impressione che religione e
scienza originarie si state volgarizzati a scopo di diffusione
secondo la capacità di capire del popolo non acculturato. Meglio
non si poteva, però questo era il prezzo da pagare perchè, “sotto
il velame de li versi strani” la verità continuasse ad essere
tramandata, in attesa di tempi migliori. Non furono all'altezza dei
pur sommi Greci, secondo i cristiani non furono all'altezza gli
Ebrei, capaci di passare da un Dio antropomorfo ad uin Dio puro
Spirito; gli uni e gli altri non furono capaci di togliere il velo a
verità scientifiche, ma queste tracce di una civiltà superiore ci
sono.
A questo punto, la devo pur scegliere,
un'''Olimpica”. Dovette avere analoghe difficoltà il povero
Omero, che se la cavò col celebre <<Cantami, o
Diva , del Pelide Achille...>>.34
Forse la cosa migliore è quella di non provocare
gelosie. Care Muse, scegliete voi me35,
se la diplomatica richiesta non vi suona affronto.
“Bianco, Rosso, Nero, Amore Vero”
“Tutti – si spera – i vari volti dell'“Amore”
- Il dibattito sul significato di amore nella lingua italiana è ampio, il termine racchiuderebbe comunemente le seguenti sfaccettature:
- amore familiare verso i familiari o i parenti;
- amore per gli amici;
- [Aggiungerei la “pietà per i defunti” in genere, || e l'amore per i nostri cari (parenti, amici, il Maestro di professione e di vita... e quant'altri);
- amore per se stessi;
- amore romantico;36
- amore platonico, amore romantico verso qualcosa o qualcuno in cui un eventuale coinvolgimento fisico è solo un mezzo per raggiungere l'amore spirituale38
- amore caritatevole (detto anche bontà o misericordia), aiutare i bisognosi, esseri umani o no (gli affamati, gli animali abbandonati39
- amore ideale, per qualcosa di astratto o inanimato, come un'idea o un obiettivo
- Amore come simpatia
“L'Amore Bianco”
Non
rientrano nell'”Amore Bianco” né l'amore sessuale fuori di un
casto matrimonio41,
né l'amore romantico, lungo i gradini che di passo in passo
abbandonano il “ Bianco”42
e si inoltrano nel “rosso”, fino alla sodomia43,
che tutti ritroveremo in “L'amore rosso”.
Nel rispetto di queste esclusioni, “L'Amore Bianco”
comprende anche le gradazioni attinte dall'amore ma non
“supra”comprese L'amore per la poesia, quello per i meri sogni
d'amore, o, meglio ancora l'amore per l'amore44
Oltre che per i vari fini, tra i quali la capacità d meravigliare
(come nella poesia secentesca) e che tutti trovano la loro comune
scaturigine nella necessità di esprimersi (non sempre alla ricerca
di un consenso, visto che non tutte sono destinate alla
pubblicazione). C'è l'amore per l'arte altrui - anche non poetica
(nel senso “buono”) - spunto per scrivere cose proprie, oppure a
cimentarsi nell'arte della traduzione “bella e fedele” cioè
rimanendo poesia v. “Tre anni dopo”, sub “Cantò sulla mia
cetra l'altrui musa e, il “monotono suono di viole”, (ibidem, ma
in altro componimento) che salva il ritmo del suono, non
potendo,
a questo fine, essere fedele al testo letterale.
A
questo punto, perché escludere la compassione, per esempio per la
mamma scimmia che non si separa per tre giorni dal suo scimmiottino
ucciso? E l'orsa bianca , un animale immane, che straziante e
straziata si dispera perché le ha ucciso il figliolino da un
quintale un altro quintale di paranimale più grande di lei, a parte
la mole e fatta salva la grazia del Battesimo?
Amore
Bianco comprende tutte le gradazioni attinte dall'amore:
l'amore per la poesia, a platonico, dall'amore religioso, dall'amore
parentale, dall'amicizia vera e -rifulgente fra tutti- da quella
tenerezza che è presente anche negli animali, L'uomo è peccatore e
tale rimane, però.. c'è un però. Come i bambini, gli uomini
imparano sbagliando, ma solo se vogliono imparare. Se la volontà
c'è, e se si ammette di aver peccato e di voler smettere c'è una
Misericordia del perdono45
Di che altro, se no? . Il gioco delle intenzioni
è inevitabile, anzi è una fortuna che esista; però è pericoloso,
perché porte in una selva di obiezioni e di distinguo che avvolge
sempre meglio nella rete, che rende più forte e seducente la pania.
Il
problema si pone anche perché certe esperienze sono figlie di
scoperte che nessuno si prenderebbe la responsabilità di di tentare,
però esistono.
Il
fatto si è che le “schifezze” che tanto ci piacciono vengono
deplorate, biasimate quando le fanno gli altri, vengono giudicate
diversamente quando siano personalmente vissute.Si può scoprire o
che la suinità è reale, è l'unica molla, eccetera. Si può
sperimentare, al contrario, che l'assenza di inibizioni è
giustificata perché è autoreferente. In altre parole, è come il
tango figurato, spinto, Se ci provi. La dama seria ti respinge; se
balli perché vuoi ballare, si diverte. Quali siano i messaggi più o
meno subliminali subliminali grazie ai quali riesce a distinguere,
bisogna chiedere alla dama. Ho sempre avuto questa curiosità, ma ho
avuto il ritegno di lasciar perdere. Fatto si è che se ne accorgono.
Le “schifezze” sono assenza di inibizioni se tali rimangono, ma
non lo sono quando “le figure” dell'amore, come quello del tango,
non sono da tàngheri, ma da tanghèri. Il criterio discretivo passa
per un alambicco che verifica se c'è o non c'è il sentimento, se
c'è il bisogno di fondersi in un unicum, e questa esigenza dello
spirito esige non il dono di due “io” che nulla si negano perché
non sono più né due “io” né “noi”, intesi come due “io”.
Non siamo per niente due tàngheri, né siamo solo due tanghéri, Noi
siamo tanghèri perché vogliamo accedere al tango, perché il tango
è nel nostro spirito, perché il tango siamo noi. Rimanendo
nell'esempio, “perché questo tango, è come l l'amore”,
Uomini
e donne hanno mentalità incompatibili, non possono vivere insieme,
sono compatibili solo per l'arte in genere ed il tango in ispecie. E
per la riproduzione, in particolare. Correlate seducenti attività
sui vari distretti di vario fronte e latitudine. Riescono ad essere
assolutamente sintonizzati e sincroni solo nell'espressione
artistica. Va tutto liscio, è tutto a posto? Se rimaniamo col nostro
centro di gravità spirituale ben fissato nelle cose terrene (e se
questo è quello che si vuole), è tutto ineccepibile. Nessuno è
considerato un delinquente o un depravato perché riescea ad essere
un virtuoso nel far denaro o a suonare il “Trillo del diavolo”
sul suo eccelso violino come rnessun altro mai. Sono uomini che si
realizzano così.
Se
vogliamo continuare il nostro cammino religioso fino a spostare il
nostro baricentro spirituale, dove la restante parte del percorso ci
sospinge, Se vogliamo riuscire a non fermarci nemmeno alle preghiere,
perché il cammino continua fino a “la preghiera”, cioè fino
all'estasi, fino a sentirci Dio dentro, fino a pregare senza parole,
giungeremo a cancellare l'”io” in modo e qualità tale che gli ex
fili d'oro non sembrano paglia: non sembrano e basta. s
L'”Amore
Rosso è un'esperienza evitabile, a patto di commettere
qualche altro peccato.46
L'uomo
è peccatore e tale rimane, però.. .c'è un però. Come i bambini,
<<gli uomini imparano sbagliando, ma solo se vogliono
imparare>>47.
Se la volontà c'è, e se si ammette di aver peccato e di voler
smettere c'è una Misericordia del perdono, di che latro, se no? Il
gioco delle intenzioni è inevitabile, anzi è una fortuna che
esista; però è pericoloso, perché porte in una selva di obiezioni48
e di distinguo che avvolge sempre meglio nella rete, che rende più
forte e seducente la pania.
Il
problema si pone anche perché certe esperienze sono figlie di
scoperte che nessuno si prenderebbe la responsabilità di di tentare,
ma che però esistono.
Il
fatto si è che le “schifezze” che tanto ci piacciono vengono
deplorate, biasimate quando le fanno gli altri, vengono giudicate
diversamente quando siano personalmente vissute. S i può scoprire o
che la suinità è reale, è l'unica molla, eccetera. Si può
sperimentare, al contrario, che l'assenza di inibizioni è
giustificata perché è autoreferente. In altre parole, è come il
tango figurato, spinto, Se ci provi. La dama sria ti respinge; se fai
le f”igure” perché vuoi interpretare il tango, ti accompagna.
Quali siano i messaggi più o meno subliminali subliminali grazie ai
quali riesce a distinguere, bisogna chiedere alla dama. Ho sempre
avuto questa curiosità, ma ho avuto il ritegno di lasciar perdere.
Fatto si è che se ne accorgono. Le “schifezze” sono assenza di
inibizioni se tali rimangono, ma non lo sono quando “le figure”
dell'amore, come quello del tango, non sono da tàngheri, ma da
tanghèri. Il criterio discretivo passa per un alambicco che verifica
se c'è o non c'è il sentimento, se c'è il bisogno di fondersi in
un unicum, e questa esigenza dello spirito esige non il dono di due
“io” che nulla si negano perché non sono più né due “io”
né “noi”, intesi come due “io”. Non siamo per niente due
tàngheri, né siamo solo due tanghéri, Noi siamo tanghèri perché
vogliamo accedere al tango, perché il tango è nel nostro spirito,
perché il tango siamo noi. Rimanendo nell'esempio, “perché questo
tango, è come l l'amore”,
Uomini
e donne hanno mentalità incompatibili, non possono vivere insieme,
sono compatibili solo per l'arte in genere ed il tango49
in ispecie50.
E per la riproduzione, in particolare. Correlate seducenti attività
sui vari distretti di vario fronte e latitudine51.
Riescono ad essere assolutamente sintonizzati e sincroni solo
nell'espressione artistica.52
Va tutto liscio, è tutto a posto? Se rimaniamo col nostro centro di
gravità spirituale ben fissato nelle cose terrene (e se questo è
quello che si vuole), è tutto ineccepibile. Nessuno è considerato
un delinquente o un depravato perché riescea ad essere un virtuoso
nel far denaro o a suonare il “Trillo del diavolo” sul suo
eccelso violino come rnessun altro mai. Sono uomini che si realizzano
così.
Se
vogliamo continuare il nostro cammino religioso fino a spostare il
nostro baricentro spirituale, dove la restante parte del percorso ci
sospinge, Se vogliamo riuscire a non fermarci nemmeno alle preghiere,
perché il cammino continua fino a “la preghiera”, cioè fino
all'estasi, fino a sentirci Dio dentro, fino a pregare senza parole,
giungeremo a cancellare l'”io” in modo e qualità tale che gli ex
fili d'oro non sembrano paglia: non sembrano e basta.
Naturalmente
sono idee condivise, ma non da tutti, né sempre tutte.
Allora
...
<<
" Che concludiam? Che aver l'approvazione
"
Di tutto il mondo, e star con esso in pace,
"
essendo un'impossibil pretensione,
"
Sarà meglio pensar quel che ci piace,>> 53
“L'Amore Nero” e la sua Assorta Musa
Si
può trovare serenità nella temporanea pace, suggerita dall'eterna e
impetrata dall'Eterno, con costante, sincera “prece”. É la fede.
Fra
i “Luoghi della mia vita”
non poteva mancare la “Casa avita di Campofiorito”: il
“Cimitero”. Può avere parte irrinunciabile nei luoghi della mia
vita? É giusto il suo posto nel pregnante e specifico “Amore Nero
dall'assorta Musa? Qui mi fermo, <<...che si e il no nel capo
mi tenzona.>>56
“Loca vitae”
“Personae”, animali e cose del nostro mondo (se hanno un'”aura”57 sotto la maschera58)
- Avevo vissuto così fino ad allora -avendo la stessa illusione - così l'amarezza la pregustai… in conto terzi. Non ero tipo che, per poco che avesse un accenno di testa sulle spalle, potesse sposarsi, ma potevo aiutare me e lei e... aveva una faccina tondeggiante, con due occhioni lacrimevolmete lacrimosi; insomma, una specie di irresistibile chihuahuae61Fu così che nel Friuli lontano, in un paese lontano, in un giorno lontano, il protettivo “zio Orso” e quella birba [ ):-) ]del Caniluccio62 convolarono63. Gli invitati erano così tanti || ma così tanti || che il pranzo di nozze fu alla || carta. Scorrrendo le pagine di questa pubblicazione ridotta all'osso, potrete notare un'apparente ingiustizia: perché sul “Caniluccio” ce n'è tanto e su zio Orso non c'è niente? È ovvio, solo zio Orso – benché da urside - sa scrivere!
Era
rimasta improvvisamente sola, sperduta, desolata, Provava tutta la
benefica amarezza59
della realtà; non se ne vanno solo il padre e la madre degli altri,
ora sei tu e le pareti, familiari ed inerti. Aveva tutto,
compresa la cinepresa60,
ma d'improvviso era in uno squallido deserto delimitato da muri, non
più da una casa.
Sassi e Scherzi
Sulla mia cetra, l'altrui Musa
Ringraziamenti
Non
potrei cominciare meglio che ponendo “in capite tabulae” colei
che iniziò la sua carriera coniugale con il titolo d'ingresso
di“un certo Cagnino”. In tutti questi anni di “amore senza
muffa”64
ha moltiplicato le onorificenze guadagnate sul campo: è assurta alla
“Optima Maxima” carica di “Caniluccio”.
Fra
i suoi meriti, quello che “Volle, volle, volle, fortissimamente
volle” Parafrasando l'Alfieri.
V.http://www.progettobabele.it/Consiglilettura/valfieri.php
quest'opera, della quale è stata munifico Mecenate.65
Il cambiamento di stile dei caratteri fra
le varie strofe di una stessa composizione66
è idea del Tecnico Informatico che mi assiste in caso di necessità.
Lo stesso scopo (di sposare le suggestioni tipografiche con quelle
dei versi) è stato non solo da lui perpetrato in composizioni
intere, di solito uniformemente fra le strfeo: l'aquilone,
tipicamente pilotato dalla mano di un bimbo; il castello medievale,
assediato dalla polvere degli interventi di adeguamento agli
arricchimenti di destinazione d'uso. Per ora in un solo caso, la
tecnica di cambiare gli stili è stata arricchita con la variante “in
modo diverso fra le strofe di una stessa composizione” . A questo
punto, ha conquiso genial completezza di “ Tecnica delle Sciolte o
a Mazzetti” , esponendo ad intuibili considerazioni e ad
imprevedibili conseguenze67.
1Parafrasando
quel modesto mio precursore [ ):-) ] dal nome plurifelino: Leopardi,
col suo “All'Italia”.
Per il testo completo, v.
2Si
ottiene premendo contemporaneamente il Tasto del Maiuscolo ed il
Primo Tasto in Alto a Sinistra. Il tutto, due volte di seguito,
senza spaziatura intermedia e sempre che abbiate un computer ed una
tastiera adatta alla bisogna.
3
Adattato
a questo conteso da: http://it.wikipedia.org/wiki/Sorriso
Chiave di ricerca: “sorriso”.
4Adattato
a questo conteso da: http://it.wikipedia.org/wiki/Sorriso
Chiave di ricerca: “sorriso”.
- 5Esempio è “Il posto delle fragole”, quale nel celebre film. V. -“e plurimis” - http://it.wikipedia.org/wiki/Il_posto_delle_fragole (chiave di ricerca: “Il posto delle fragole”). È il ritorno al luogo “segreto” che avevamo da bambini, irrinunciabile per qualcosa di più della gola.
La mancanza della
cima, dovuta ai limiti della tastiera, è provvidenziale, perché il
riparo psicologico, benché pressoché irrinunciabile, rimane
fittizio. D'altro canto, come l'albero ripara dall'ombra, ma è
riparo pericoloso dalla pioggia: attira i fulmini. In altre parola,
offre un conforto - a volte pericoloso – che non è mai rimedio.
6Al
contrario, è il peggiore critico: ''nemo judex in re suà'
7Si
è qui preferito l'indicativo, perché è certo che abbia
(irretrattabilmente, ahi lui!) scritto.
8
A
maggior ragione, quando abbia la fondata, tormentosa certezza di
avere sconfinato in una cripticità espressiva per enigmisti di
vaglia.
9Alla
quale tengo moltissimo.
10La
“sùbita sera”, come scrivo altrove parafrasando un altro
“modesto precursore”, Montale [ ):-) ] mi ha colpito da tempo.
Alle spalle, perché compie il suo dovere vigliaccamente: come
recita un proverbio, <<La vecchiaia è carogna>>.
11
Sicuramente, senza bisogno di spinte!
12In
tutta l'opera sono
adottate le “Note di chiusura”, anziché quelle “a fine
pagina”. Si possono affrontare più ampiamente i vari argomentie
|| d'altra parte, sarebbe stato impossibile inquadrare titolo, versi
e note di ciascuna opera in una pagina ciascuna.
13Il
mio docente di Storia al Liceo, Professore A. Pansa ebbe a dirci:
<<La cultura fa differenza anche assaporando un piato di
fagioli>>.
14Ovviamente,
accessibile a chi ne sia ritenuto degno. Deve essere un accesso
piuttosto facile:intere familie ci sono riuscite. Stando a qualche
giornalista, a sua volta muto esperto nell'accesso alla propria
carriera. Ii certi fenomeni si devono occupino gli esperti addentro
alle segrete coseranamente, non è vero?
15Da
buon bastian contrario onusto di diuturno successo e di canuto pelo,
<<con
viva e vibrante >>
decisione
faccio notare che scrivere non garantisce l'infallibilitàe ||
pertanto non negarantisce l'esclusiva. Dove hanno fallitot secolidi
matematici titolati , è riuscito un indianino di 16 anni (presumo,
privo di laurea e di pubblicazione riservata). Si tratta di due
problemi lasciati irrisolti da Newton. Che aggiungere?
*
Stranamente, a nessun legislatore è mai venuto in mente che - per
legge - gli aspiranti alla cattedra italiana devono essere
esclusivamente professori provenienti da unversità di gradimento
non bossesco. Esclusivamente, perchè è notizia non controllata che
il conco fatto in casa è giunto primo in graduatoria e un altro -
di proveniena estera e ben noto proprio non lo si poteva trombare: è
sata classificato secondo, C'è mancato proprio il classivo "
pelo" .
* I testi "
blasonati" sono spesso in contrasto fra loro.
* Nel
campo archeologico, non ho capito perché: a Pompei - se non è già
caduta - c'è la Torre " Mephira" o " Mefira"
, è nei pressi la via Mefira, nella villa (omonima?) c'è
l'affresco della dea ... " Mefite" . Proprio l'affresco
dimostra che si tratta di Dee diverse (opino che " Mefira"
sia evoluzione dell'altra, per motivi che troppo ci
allontanerebbero dallo specifico, né posso specificare la fonte
scritta, perché quanto precede fu dichiarato dal Profesore Relatore
ad un Convegno di qualche annetto fa. L'avrà letto, o addirittura
scritto, da qualche partè?
* In campo
giuridico, a mi meno estraneo, la divergenza di tesi inconciliabili
è pane quotidiano. Per non colpire nessun babbosantonissimo
vivente, citerò il notissimo " jus est ars boni et equi"
giustinianeo: per lo sprovveduto autore di questa tesi velleitaria
il diritto nazista non sarebbe diritto. Ha fatto molto piangere, si
vede che era cipolle.
16Ancora
oggi ci sono comunità che usano la tradizione orale, a volte almeno
in parte segreta.
17E,
di solito, per educande.
18Sperando
che non sia involontario, sarebbe controproducente. Qualche volta,
però, di renderlo piuttosto sfuggente; quando mi sono sentito meno
“brichino”,
ho finto di non essermene accorto... per fornirmi una via di uscita
nel caso mi fosse sfuggito sul serio.
19
Ma non di più!
20
Sub “Sassi
e scherzi”.
21
Come
specifico in nota sub
ivi.
22
Non più
il “doppio senso”,
ma <<Che
ha o può assumere più significati; che può essere interpretato in
vari modi>>.
V. in
23V.
infra.<<Laura,
lauro, l'aura, l'auro Parole chiave nella poetica di Francesco
Petrarca >>,
in
http://guide.supereva.it/letteratura_italiana/interventi/2009/01/laura-lauro-laura-lauro
24
Come forma abbreviata da “novissimum”. V.
http://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino.php:
<< novissimum agmen retroguardia (s.f.)>>
25
Meglio partire ogni volta dal
rinnovato mio concepimento!
26Tacendo
che se un aurore bantù possa essere tentato di invocare il
“copyright” sotto
qasto o quel profilo, io dove lo trovo, un avvocato di diritto e
lingua Bantù?
27
www.mario.mascia@alice.it
28Tanto,
“Carmina non dant panem”.
29Il
concetto di musa, al pari della memoria, sono delle nozioni che
conferiscono al poeta dell'antica Grecia potenza alle sue parole,
donando una maggiore efficacia alle sua parole, diventando
depositario della verità.
La
loro evocazione serve all'autore per invocare eventi del passato. Da
Voce " Wikipedia Muse" , sito Muse
(divinità) – Wikipedia
30
“Olimpichè”.
«Le
Muse hanno un posto altissimo, anzi unico, nella gerarchia divina.
Son dette figlie di Zeus, nate da Mnemosine, la Dea della memoria;
ma ciò non è tutto, ché ad esse, e ad esse soltanto, è riservato
portare, come il padre stesso degli Dei, l'appellativo di olimpiche,
appellativo col quale si solevano onorare sì gli Dei in genere, ma
-almeno originariamente- nessun Dio in particolare, fatta appunto
eccezione per Zeus e le Muse»
(Walter
Friedrich Otto.,
Theophania.
Genova, Il Melangolo, 1996, pag.48),
così citato in Wikipedia. Questo spiega teologicamente il “cantami,
o Diva“|| Ma c'è dell'altro.
31L'accento
è stato adottatosolo per favorire nella lettura ii non latinisti.
32
Acnhe altre lingue indoeuropee
offrono esempi di questa comune origine sanscrita: v. il latino
“Deus” e l'italiano “Dio”. Giustifica irresistibilmente, a
questo proposito, una ricerc il fatto che anche “Jehowa”
potrebbe avere la stessa origine, se non si tratta di un caso di …
omonimia: la “J” potrebbe venire dall'addolcimento di una
ipotetica “D”, il che farebbe tradurre non “Io sono Colui che
è” ma “Io sono [la] Luce”, oppure “Io sono colui che è
luce”. L'approfondimento, purtroppo, è decisamente fuor
i tema …
e soprattutto fuori personale competenza. Chi è in grado di
provarci?
33
Nelle religioni cristiane, il Figlio è “Logos”:
pensiero, parola, probabilmente da un primigenio concetto di
selezionare insieme; raccogliere criticamente ciò che sta insieme
(come omaggio a Di Pietro, ciò “che
ci azzecca”);
La forza vitale di Dio ne è lo Spirito. Va assolutamente precisato
che il mistero trinitario è più semplice e più complesso. Forse
può essere intuito, più chespiegato -nei limiti dei nostri mezzi
limitati di appartenenti al regno animale, anche se in maniera
privilegiata – considerando che:
*
tecnicamentesi tratta di tre” Ipostasi” (letteralmente, “ciò
che sta sotto”). Il termine
“Persona” è certamente meno chiaro e -se è
veramente congruo,- ma comporta cosniderazioni dispersivamente
astruse per i nostri fini,
* Gli
organi degli umani fanno parte dell'uomo ma non sono l'uomo, né la
sua sostanza ontologicamente paritaria. Tutto ciò che è in Dio è
Dio, perché niente e nessuno è degno di essere in Dio, come è
degno di essere madre dell'uomo Dio (per questo, è stato necessario
avere contatto con lo SpiritoDio senza prima ricevere in modo
assoluto qualità divine, Altrimenti sarebbe stata impedita dalle
ragioini del significa questo, altrimenti sarebbe stata impedita dal
“noli me tangere”, per non contaminarlo). La Madonna ha
detto in proposito (nell'occasione, in italiano) per rimettere sulla
buona strada un protestante italiano, tal Cornacchiola: <<Io
sono nella Trinità divina, perché mi
perseguiti?>>.
La
conclusione al Lettore. al prezzo di prevedibili già collaudati e
disperanti mal di testa. Per favorirli, un'aggiunta: gli organi si
possono dividere dal corpo umano, le Ipostasi, no. Dove c'era lo
Spirito, c'erano tutte e tre.
34Fatto
si è che non saprei a che bella Musa votarmi. Inserisco, per
favorirvi un'autonoma scelta, due elenchi - simili e vicendevolmente
integrantisi – delle “concorrenti”.* 1°
ELENCO: “Calliope, poesia epica e poesia lirica; Clio, storia;
Erato, canto corale e poesia amorosa; Euterpe, musica; Melpomene,
tragedia; Polimnia, inni religiosi; Talia, poesia gaia, poesia
rustica e commedia; Tersicore, danza; Urania, astronomia e
geometria”.
* 2°
ELENCO: “Calliope, colei che
ha uno sguardo bello, la Poesia epica, con una tavoletta ricoperta
di cera e uno stilo; Clio, colei che rende celebri, la Storia,
seduta e con una pergamena in mano; Erato, colei che provoca
desiderio, la Poesia amorosa (paesaggio), con la lira; Euterpe,
colei che rallegra, la Poesia lirica, con un flauto; Melpomene,
colei che canta, la Tragedia, con una maschera, una spada ed il
bastone di Eracle (Ercole); Polimnia, colei che ha molti inni, il
Mimo, senza alcun oggetto; Talia, colei che è festiva, la
Commed(presumo,ia, con una maschera, una ghirlanda d'edera e un
bastone; Tersicore, colei che si diletta nella danza, la Danza, con
plettro e lira; Urania, colei che è celeste, l'Astronomia, con un
bastone puntato al cielo.” Fonte:
v. prima nota sull'argomento, anche per ulteriori approfondimento.
Come si vede, cercarsi una Musa senza essere epico e neanche
lirico; né gaio né rustico (spero);
tutt'al più, poeta amoroso, ma non sempre e non solo; per dirla con
la Clio,
scegliere è una brutta storia.
35
In
gran segreto: “Troianorum Bellum || docet”.
36<<L'amore
" romantico" ha un significato; quando l'amore fra due
esseri umani assume caratteristiche riconducibili al romanticismo
(struggimento,
comunione, affetto, passione anche fisica), questo viene definito
amore
romantico,
per distinguerlo dal sentimento d'affetto verso i membri di una
famiglia
o
verso altri esseri umani, o anche tra esseri umani e animali
domestici. Il termine amore
viene
anche utilizzato per definire l'intensa passione per qualcosa
(un'attività, un oggetto), o come forma di dedizione totalizzante a
un ideale, per es. spirituale o religioso>>.
(Da http://it.wikipedia.org/wiki/Amore
)
37
Nemmeno
come gradino per passare all'amore sublimato.
38Amore
platonico è il modo in cui comunemente si definisce una forma i
damore
sublimata, che esclude la dimensione sessuale
e passionale.
V. “sub” http://it.wikipedia.org/wiki/Amore_platonico.
39
Nota
dell'Autore: f...non feriti. Come escludere l'amore che è la
tenerezza
ispirata
anche soltanto da un cagnolino, ma che pured'istinto sentiamo
componente irrinunciabile dell'Amore di Colui che non si noma?.
40
V.
“infra” http://it.wikipedia.org/wiki/Amore.
V. , però , anche la brevissima ”Ave,
Maria” parafrasata
dal canto di un adultero in “Cavalleria
rusticana“, che testimonia remore a mio avviso bacchettone
41Castità
non significa astinenza. Contrariamente a quel che diffusamente si
crede, c'è chi dice che la lussuria, cioè l'eccesso (anche in
campo non sessuale); l'assenza di eccesso, no (laddove l'eccesso
contempla anche irapporti sessuali al di fuori del matrimonio). V.
infra “I 20 misteri del Rosario dagli scritti di Maria Valtorta”,
che ho trovato dalle Suore di San Paolo. Volutamente taccio chi ha
asserito quanto qui riferito: sarà una viva sorpresa, scoprirlo. Un
“aiutino”? <<Se
ben ricordo, non è Gesù>>.
42Non
a caso, come punto di partenza è stato ricitato l'amore coniugale.
43Mi
sono fermato a quello eterosessuale.
44Senza
il quale queste raccolta sarebbe stata molto || ma molto,||più
scarna.
45Di
che altro, se no?
46È,
|| e vuole essere ||un estemporaneo aforisma.
47Mi
è scappato un altro aforisma?
48Per
esempio, il classico “Non ci siamo fatti noi, ci hai fatti Tu”.
49Perché
è l'unica forma di amore mimato (forse ancora più intensamente
come forza più subita come padrona che goduta, come la vita)
ammessa in pubblico, nonostante le ostilità e le perplessità del
passato. Non è diffuso come potrebbe proprio per una residua forma
di pudore || chissà! Di buon gusto. In questo – e solo in questo
- è come il tanga (che ha la assorbente funzione di richiamo
sessuale e/o di emancipazione nell'abbigliamento).
50
E per la riproduzione, in particolare.
51Con
le correlate seducenti attività (neanche queste, necessariamente
tutte)sui vari distretti anatomici di vario fronte e latitudine.
52Qui
“solo”, perché non sempre si può dire lo stesso nell'altro
ambito, sia per i gusti che per la … durata.
53
Parafrasando da books.google.it/books?
Poesie
Di Lorenzo Pignotti Aretino - Risultati da Google Libriid
=PD1LAAAAcAAJ...Lorenzo
Pignotti
-
1802
- 153 pagine. L'originale recita “di far quel che ci piace”.
54Ovviamente,
tanto invincibile che proprio più … non se ne può.
55Perfino
Pandora, in fondo al vaso delle disgrazie e degli affanni, recò la
speranza. Si può convivere con l'avversa sorte, ma non si vive
senza speranza. É il grande dilemma che si pone dinanzi ad una
prognosi sfavorevole: illudere il paziente può avere conseguenze
imprevedibili, anche giuridiche; non illuderlo gli toglie la
speranza. Io suggerirei di dire la verità aggiungendo che ogni
giorno si fa una scoperta, si mette in commercio un nuovo farmaco.
“È solo questione di tempo, basta tener duro”. Alle volte,
funziona come una specie in sedicesimo di suggestione, d
ipnoterapia.
Per
Informazioni veloci su Pandora, v.
http://it.wikipedia.org/wiki/Pandora.
56Da
“La Divina Commedia”, Canto Ottavo, terzina 109, utimo verso,
“infra”
57“Aura
: “<<..
2 fig. Atmosfera, suggestione: un a. di mistero; anche al0one di
quasi sacralità: l'a. dell'opera d'arte>>
in http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/aura.shtml
;
<<Nimbo.
Sal latino nimbus= nube. Il cerchio o disco aureo, che circonda la
testa di Cristo e deisanti. Si distingue dall' “aureola”,
anello luminoso che circonda la testa dei santi nelle immagini
sacre. Sono entrambi segni di luce spirituale e di gloria, già in
uso nell'arteclassica precristiana>>
v. infra
http://www.scribd.com/doc/2881770/DIZIONARIO-DEI-TERMINI-RELIGIOSI
58In
antico, gli attori usavano una maschera [v. infra
http://it.wikipedia.org/wiki/Maschera,
per un goloso approccio]sia per caratterizzare il personaggio, sia
perché era fatta in modo da amplificare la voce. Dal verbo
“personare”, squillare
nacque
nacque il termine “persona”e
|| con ulteriore evoluzione, acquistò il significato attuale [anche
qui “con viva e vibrante”
attesa di più acuta trattazione]. Bisogna aggiungerre che in
diritto l'origine teatrale del termine “persona”
rende meno ostico ei principianti il concetto della “persona
giuridica”: è un attore che il diritto maschera dl'attore sulla
scena del diritto;
in ternini più tecnici: <<ogni
individuo, ente, ecC., in quanto soggetto di diritto>>.
{diritto} ogni individuo, ente, ecC., in quanto soggetto di diritto.
V.
infra
http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=persona&lemma=P0590000
Nel titolo è usata nel
senso originale di maschera ed in quello di “persona” in senso
attuale”.. che anch'essa spesso maschera la sua vera identità,
meno spesso ocon una maschera vera e proia. è una tecnica
espressiva sulla quale mi soffermerò in seguito. Ai ricercatori,
una chicca: un possibile collegamento fra “masca” o “masche”
e “maschera”. è un altro “punto
che, di sito in sito e collegamenti e ricollegamenti accompagnerà
gli audaci in un'altra “fossa delle Marianne.
59
“È il dolce || che aiuta a vivere,
ma è l'amaro || che aiuta a crescere” ||
se sopravvivi.
60
Non l'abbiamo usata mai.
61
Quale potrete trovare, ad esempio, al
seguente sito:
Più
rapidamente:
Al
27 Maggio 2012 era come il quinto da sinistra, ma se non c'è più,
scegliete il più piccolo e caruccio: era proprio come quello.
62
É stato poi fregiato del tenerissimo
nome di “Caniluccio”.
63
Gli
invitati erano così tanti, ma così tanti, che il pranzo di nozze
fu “alla
carta”.
64Recita
un consolatorio proverbio in italiano: <<amore senza baruffa
fa la muffa>>. Recita un invitante ( perché invita e perché
incita ): <<Intelligenti, pauca>>. É meno lapidaria ||
la versione italiana: <<A buon intenditor, poche parole>>.
65
Prudentemente, non ve ne comunico
l'indirizzo, né gli orari.
66Prudentemente
|| ne abbiamo fatto un solo tentativo. Al lettore || la “Caccia al
Tesoro” per scoprire qual è.
67Per
questo, non ne comunico l'indirizzo, salvi casi di forza maggiore o
legittima difesa :-).
68
Praticamente proprio tanto || ma tanto
tanto|| insopportabile :-).
69
“Collaborator Par Suo” :-).
70“Nessuno
Come Lui Decisamente Divino”.