INTRODUZIONE




Alma terra natia,1
Ai versi che mi desti,
Il nulla resi.
O mia Salerno,
<<Diamante>>
Di coste italiane:
C’era il Poeta Gatto?
Non manca il “Cane”;




Ormai:



“Malamente sorreggo perfino
Il peso dell'ombra:
L'ombra di quello che fui”



Avviso

Le immagini e dei testi inseriti in questo Lavoro sono stati trovati sul Web e sono facili da ritrovare cercandoli direttamente GOOGLE, anche dove si tratti di immagini
e...”“2

Simboli e caratteri – ragione di alcuni conati verso una scrittura più evoluta

Finora , ho pensato di usare i segnacoli da tastiera del paragrafo seguente.

Tentativo: segnacoli da tastiera per la lettura guidata del testo



Forse è il caso di notare che un segnacolo plurisenso susseguito da una nota di precisazione ne consente l'utilizzo in modo articolato.

  • :-) = “faccina sorridente” 3: scritto per celia.
Leggere con tono di serenità, tono di “apertura” verso l'interlocutore. Tono umoristico.4
  • || = pausa tecnica, di durata compatibile con la velocità oratoria adottata;
  • /\ = Leggere riducendo il volume della voce (reiterabile)
  • \/ = Leggere auentando il volume della voce (reiterabile)
  • | = rallenta riguardo alla velocità precedente.
  • //||\\ = “Albero” Immagine suggerita dall'idea di “rifugio”.5

La mancanza della cima dell'albero, necessitata dai limiti della tastiera, è tuttavia provvidenziale, perché il riparo psicologico, benché pressoché irrinunciabile, rimane fittizio. D'altro canto, come l'albero ripara dall'ombra, ma è riparo pericoloso dalla pioggia: attira i fulmini. In altre parola, offre un conforto - a volte pericoloso – che non è mai rimedio. É il conflitto Poesia-Realtà.

SETTAGGI TESTO per i componimenti....



INIZIO PAGINA 7 RETURN (orientativo)
TITOLi 18
CAPOLETTERA 26
CAPOLETTERA a ogni paragrafo: (26-14) : 2 = 20
TESTO: 14
La DATA: 12


e non solo:Caratteri usati

CARATTERE: URW Chancery L

Carattere infantile: Purisa
CARATTERE di bandiera URW Chancery L
CARATTERE:HTM (per files destinati ai Bookmarks ) URW Chancery L (Blu1)
Carattere Gotico: Munk

La “filosofia” di un volume imprevedibilmente poliedrico


Come è noto, l'autore è sempre il miglior interprete di se stesso6 (“pietatis causa”, ammesso che sappia quel che dice7). Sono, perciò, d'uopo “Prolegomeni” esplicativi8; ma anche estensivi, per la finalità comprimaria9 - di questo volume, alla quale tengo moltissimo: fare partecipi gli interessati di spunti per potenziali ricerche da me individuati occasionalmente con la coda dell'occhio per le necessità di questo mio lavoro, ma anche in un capitolo o più capitoli a parte, di spunti basati su mie idee10. Saranno spunti e considerazioni destinati a chi leggerà nutrendo interessi non soltanto poetici, anzi goloso quanto me di ricerche11 tutte da scoprire ||e da approfondire12 mai sazi. Solo, in tarda età: ricercare professionalmente, non mi è possibile; tanto vale...

La ricerca: cartacea, o Internet?

Se è vero che la Poesia è cultura; se è vero che lo spessore e l'approfondimento culturale si traducono in ricchezza e duttilità di potenzialità espressive, sensibilità poetica13, autocoscienza, sensibilità di sentimenti; se è vero che anche scienza, sapienza, pensiero, tutto questo-è “parola” suscettibile di ispirazione poetica; se tutto questo è vero, un poeta ha l'intima, irrinunciabile necessità di controllare ed ampliare ciò che sa, affrontare ciò che non sa, recuperare o ciò che ha dimenticato.
Tutto questo, io lo chiamo " Ricerca ”, cartacea e non.
La ricerca e cartacea è gratificata da una granitica patente di affidabilità... purché pubblicata tramite le specifiche fonti che la occhiuta roccaforte accademica ha deliberato essere le sole valide14 ai fini della carriera universitaria.15
Le fonti internet si fanno apprezzare per comodità e per celerità, a parità quantità di fonti. Fatto si è che se non sei in televisione e se non sei in internet non sei nessuno.
Come osservò un ricercatore, <<Ogni punto che tocchi, è “la fossa delle Marianne!”>>: anche un solo “punto” sarebbe troppo, per un solo ricercatore.
Con i migliori auguri di risultati copiosi e fecondi - atti a smentire, integrare, precisare – a coloro che verranno.
È proprio questo, che desidero:
  • fornire spunti da verificare e sviluppare a titolo di autonome, personali ricerche;
  • contribuire nel mio piccolissimo con Google a rendre accessibili i libri via Internet. In un tempo che non vedrò, finalmente tutto sarà consultabile per questa via.
  • Ricordare a me stesso che “non tutto lo scibile è su carta, non tutto lo scibile è su internet. e va aggiunta la tradizione orale” 16.

LE CHIAVI DI LETTURA SPECIFICHE DI QUEST'”OPERA OMNIA” POETICA: “DOPPIO SENSO” E “POLISENSO”

Il “doppio senso” è presente17 perché - -è spesso una tecnica comica18.
Un esempio di doppi sensi - come dire? per “maggiorenni”19 -è nel conviviale e non proprio astemio “Addio, mia bella Signora”20. In questo caso21 mi rivolgo ad un solo soggetto anziché ad entrambi, perché il senso dissimula ed incarna l'altro.
Negli altri casi, il molteplice significato22 va interpretato come utilizzato in una tecnica musicale: come più note insieme danno un suono che è frutto di ciascuna ma ovviamente più significante del loro semplice susseguirsi, nel testo più significati insieme danno alla parola una emozione più complesso di quelli espressi dal semplice susseguirsi di parole monosenso, una per ogni specifico senso.
Si è avuta cura di fornire anche il significato delle parole usate, quando si è considerato ne valesse la pena, persino anche quando non sussistesse una interpretazione forzata da una “licenza poetica”.

CONVENZIONI …


  • I proverbi vengono citati senza punto, adottando la successiva, eventuale punteggiatura in base al susseguito contesto.
  • Quando si deve scegliere la punteggiatura secondo la logica o secondo l'“alogico”, faccio prevalere il secondo.
  • Il carattere “URW Chancery L” è tutto corsivo; il corsivo... nel corsivo viene indicato mettendolo fra virgolette, ad es.: “Tutto corsivo”
Quanto al resto, buon lavoro!

… E TERMINI


  • Alogico
  • Aura Ma anche <<...acquista importanza nel canzoniere petrarchesco, l‘aura, la brezza vitale che ricorda all’uomo di essere tale e di dovere ad un Dio la propria felicità. Il nome richiama a sua volta l’Aurora, principio di un nuovo giorno, momento focale per il rinnovamento a cui il poeta ambisce sempre.23
  • Componimento v. supra in <<Il perché della scelta “componimento”>>
  • Nòvo latinismo per “ultimo”24

In cauda venenum”: il “copyright” e le citazioni

  • Il mio incubo è il “copyright”, perché temo che valga per qualunque dialetto, lingua, idioma, pubblicazione (anche in
  • Braille)...e, naturalmente, in tutte le lingue del mondo.
  • Se così è, dovrei trascorrere alcune vite umane25, per controllare i precedenti, e per ricominciare sempre daccapo, perché nel corso di alcune vite umane qualche “cosina cambia sempre. Come si ricercano direttamente, le cosine?26
Ad evitare malintesi, ove si risvegli un Autore in un qualunque dialetto, lingua, idioma, (non esclusa l'accoppiata col Braille), mi provi il suo dire27 (usandomi l'umanità della traduzione per un italiano ignaro di Braille) e ne darò atto il più velocemente possibile. Non a caso, questa mia fatica è edita in proprio, via Google, e fuori commercio28: spero che la cosa in qualche modo mi aiuti quanto alla buona fede.

GLI ARGOMENTI

Quale Musa scegliere – il come e il perché

    Cominciamo a scoprire sul campo quali difficoltà si incontrano e dove altro si va parare partendo dal [cattivo] esempio di Omero. La seconda finalità farà un primo capolino.
    È quasi obbigo, per un' 'colto cultò' invocar la Musa, chiamata non a caso Diva, come vedremo29 per impetrarne ispirazione e assistenza. Meglio sarebbe essere sostituiti da lei: la pubblicazione in veterogreco autografo “eliconiese-beota-aganippede-pimpleo-pieride” farebbe un effettone. Le considerazioni che seguono dimostrano perché per quest'opera la faccenda consiglia anche di adattarsi ad una semplice invocazione, singola ed anonima.
    Le Muse erano le sole a godere dello stesso appellativo peculiare del Grande Zeus30. “Santa Wikipedia” adombra il perché; cosa che stuzzica ad un personale contributo sul perché del privilegio.
    Come è noto, ''Zeus” è l'evoluzione dovuta all'addolcimento della “D” di “Dièus”, termine coniato da una radice in comune col latino ''dìes”31, al quale corrisponde l'italiano “dì”32. Il significato della radice è “Luce”. Luce divina che il contributo del troncone religioso Ebraico cristiano “ipso facto” non può confondere con quella terrena. Anche nella religione greca c'è una pulsione a considerare la luce di Zeus luce divina. Luce di sapere, luce di scienza, luce di vita, luce di amori che sarebbe potuta essere luce d'amore: le Muse figlie di Zeus e di Menemosine sarebbero potute essere figlie del solo Zeus, partorite, come Minerva, dalla testa di suo Padre. Se avessero potuto e saputo togliere l'intoppo distorcente di una maschera mentale chiamata antropomorfismo, avremmo il Padre, il pensiero del Padre33. La mentalità greco-antica impedisce, così, un salto di qualità || e giungere al perché del Dio trinitario, ma c'è già qualcosa: le Muse sono depositarie dell'arte e della conoscenza, cioè il pensiero e lo Spirito, nella luce deformante di una Trinità sul letto di .
    Come nella religione greca, il mito greco dà la netta impressione che religione e scienza originarie si state volgarizzati a scopo di diffusione secondo la capacità di capire del popolo non acculturato. Meglio non si poteva, però questo era il prezzo da pagare perchè, “sotto il velame de li versi strani” la verità continuasse ad essere tramandata, in attesa di tempi migliori. Non furono all'altezza dei pur sommi Greci, secondo i cristiani non furono all'altezza gli Ebrei, capaci di passare da un Dio antropomorfo ad uin Dio puro Spirito; gli uni e gli altri non furono capaci di togliere il velo a verità scientifiche, ma queste tracce di una civiltà superiore ci sono.
    A questo punto, la devo pur scegliere, un'''Olimpica”. Dovette avere analoghe difficoltà il povero Omero, che se la cavò col celebre <<Cantami, o Diva , del Pelide Achille...>>.34
    Forse la cosa migliore è quella di non provocare gelosie. Care Muse, scegliete voi me35, se la diplomatica richiesta non vi suona affronto.




“Bianco, Rosso, Nero, Amore Vero”


“Tutti – si spera – i vari volti dell'“Amore”

  • Il dibattito sul significato di amore nella lingua italiana è ampio, il termine racchiuderebbe comunemente le seguenti sfaccettature:
  • amore familiare verso i familiari o i parenti;
  • amore per gli amici;
  • [Aggiungerei la “pietà per i defunti” in genere, || e l'amore per i nostri cari (parenti, amici, il Maestro di professione e di vita... e quant'altri);
  • amore per se stessi;
  • amore romantico;36
  • amore sessuale37 (considerato da alcuni più un istinto che una vera e propria forma d'amore; è vero, ma non sempre, come vedremo “in medias res”;
  • amore platonico, amore romantico verso qualcosa o qualcuno in cui un eventuale coinvolgimento fisico è solo un mezzo per raggiungere l'amore spirituale38
  • amore caritatevole (detto anche bontà o misericordia), aiutare i bisognosi, esseri umani o no (gli affamati, gli animali abbandonati39
  • amore ideale, per qualcosa di astratto o inanimato, come un'idea o un obiettivo
  • amore politico o sociale, per i propri principi, la propria nazione o patria, la dignità, l'onore e l'indipendenza
  • amore di fede verso qualche essere divino o Dio (detto anche devozione) 40
  • Amore come simpatia

“L'Amore Bianco”


Non rientrano nell'”Amore Bianco” né l'amore sessuale fuori di un casto matrimonio41, né l'amore romantico, lungo i gradini che di passo in passo abbandonano il “ Bianco”42 e si inoltrano nel “rosso”, fino alla sodomia43, che tutti ritroveremo in “L'amore rosso”. Nel rispetto di queste esclusioni, “L'Amore Bianco” comprende anche le gradazioni attinte dall'amore ma non “supra”comprese L'amore per la poesia, quello per i meri sogni d'amore, o, meglio ancora l'amore per l'amore44 Oltre che per i vari fini, tra i quali la capacità d meravigliare (come nella poesia secentesca) e che tutti trovano la loro comune scaturigine nella necessità di esprimersi (non sempre alla ricerca di un consenso, visto che non tutte sono destinate alla pubblicazione). C'è l'amore per l'arte altrui - anche non poetica (nel senso “buono”) - spunto per scrivere cose proprie, oppure a cimentarsi nell'arte della traduzione “bella e fedele” cioè rimanendo poesia v. “Tre anni dopo”, sub “Cantò sulla mia cetra l'altrui musa e, il “monotono suono di viole”, (ibidem, ma in altro componimento) che salva il ritmo del suono, non


potendo, a questo fine, essere fedele al testo letterale.
A questo punto, perché escludere la compassione, per esempio per la mamma scimmia che non si separa per tre giorni dal suo scimmiottino ucciso? E l'orsa bianca , un animale immane, che straziante e straziata si dispera perché le ha ucciso il figliolino da un quintale un altro quintale di paranimale più grande di lei, a parte la mole e fatta salva la grazia del Battesimo?
Amore Bianco comprende tutte le gradazioni attinte dall'amore: l'amore per la poesia, a platonico, dall'amore religioso, dall'amore parentale, dall'amicizia vera e -rifulgente fra tutti- da quella tenerezza che è presente anche negli animali, L'uomo è peccatore e tale rimane, però.. c'è un però. Come i bambini, gli uomini imparano sbagliando, ma solo se vogliono imparare. Se la volontà c'è, e se si ammette di aver peccato e di voler smettere c'è una Misericordia del perdono45 Di che altro, se no? . Il gioco delle intenzioni è inevitabile, anzi è una fortuna che esista; però è pericoloso, perché porte in una selva di obiezioni e di distinguo che avvolge sempre meglio nella rete, che rende più forte e seducente la pania.
Il problema si pone anche perché certe esperienze sono figlie di scoperte che nessuno si prenderebbe la responsabilità di di tentare, però esistono.
Il fatto si è che le “schifezze” che tanto ci piacciono vengono deplorate, biasimate quando le fanno gli altri, vengono giudicate diversamente quando siano personalmente vissute.Si può scoprire o che la suinità è reale, è l'unica molla, eccetera. Si può sperimentare, al contrario, che l'assenza di inibizioni è giustificata perché è autoreferente. In altre parole, è come il tango figurato, spinto, Se ci provi. La dama seria ti respinge; se balli perché vuoi ballare, si diverte. Quali siano i messaggi più o meno subliminali subliminali grazie ai quali riesce a distinguere, bisogna chiedere alla dama. Ho sempre avuto questa curiosità, ma ho avuto il ritegno di lasciar perdere. Fatto si è che se ne accorgono. Le “schifezze” sono assenza di inibizioni se tali rimangono, ma non lo sono quando “le figure” dell'amore, come quello del tango, non sono da tàngheri, ma da tanghèri. Il criterio discretivo passa per un alambicco che verifica se c'è o non c'è il sentimento, se c'è il bisogno di fondersi in un unicum, e questa esigenza dello spirito esige non il dono di due “io” che nulla si negano perché non sono più né due “io” né “noi”, intesi come due “io”. Non siamo per niente due tàngheri, né siamo solo due tanghéri, Noi siamo tanghèri perché vogliamo accedere al tango, perché il tango è nel nostro spirito, perché il tango siamo noi. Rimanendo nell'esempio, “perché questo tango, è come l l'amore”,
Uomini e donne hanno mentalità incompatibili, non possono vivere insieme, sono compatibili solo per l'arte in genere ed il tango in ispecie. E per la riproduzione, in particolare. Correlate seducenti attività sui vari distretti di vario fronte e latitudine. Riescono ad essere assolutamente sintonizzati e sincroni solo nell'espressione artistica. Va tutto liscio, è tutto a posto? Se rimaniamo col nostro centro di gravità spirituale ben fissato nelle cose terrene (e se questo è quello che si vuole), è tutto ineccepibile. Nessuno è considerato un delinquente o un depravato perché riescea ad essere un virtuoso nel far denaro o a suonare il “Trillo del diavolo” sul suo eccelso violino come rnessun altro mai. Sono uomini che si realizzano così.
Se vogliamo continuare il nostro cammino religioso fino a spostare il nostro baricentro spirituale, dove la restante parte del percorso ci sospinge, Se vogliamo riuscire a non fermarci nemmeno alle preghiere, perché il cammino continua fino a “la preghiera”, cioè fino all'estasi, fino a sentirci Dio dentro, fino a pregare senza parole, giungeremo a cancellare l'”io” in modo e qualità tale che gli ex fili d'oro non sembrano paglia: non sembrano e basta. s



L'”Amore Rosso è un'esperienza evitabile, a patto di commettere qualche altro peccato.46
L'uomo è peccatore e tale rimane, però.. .c'è un però. Come i bambini, <<gli uomini imparano sbagliando, ma solo se vogliono imparare>>47. Se la volontà c'è, e se si ammette di aver peccato e di voler smettere c'è una Misericordia del perdono, di che latro, se no? Il gioco delle intenzioni è inevitabile, anzi è una fortuna che esista; però è pericoloso, perché porte in una selva di obiezioni48 e di distinguo che avvolge sempre meglio nella rete, che rende più forte e seducente la pania.
Il problema si pone anche perché certe esperienze sono figlie di scoperte che nessuno si prenderebbe la responsabilità di di tentare, ma che però esistono.
Il fatto si è che le “schifezze” che tanto ci piacciono vengono deplorate, biasimate quando le fanno gli altri, vengono giudicate diversamente quando siano personalmente vissute. S i può scoprire o che la suinità è reale, è l'unica molla, eccetera. Si può sperimentare, al contrario, che l'assenza di inibizioni è giustificata perché è autoreferente. In altre parole, è come il tango figurato, spinto, Se ci provi. La dama sria ti respinge; se fai le f”igure” perché vuoi interpretare il tango, ti accompagna. Quali siano i messaggi più o meno subliminali subliminali grazie ai quali riesce a distinguere, bisogna chiedere alla dama. Ho sempre avuto questa curiosità, ma ho avuto il ritegno di lasciar perdere. Fatto si è che se ne accorgono. Le “schifezze” sono assenza di inibizioni se tali rimangono, ma non lo sono quando “le figure” dell'amore, come quello del tango, non sono da tàngheri, ma da tanghèri. Il criterio discretivo passa per un alambicco che verifica se c'è o non c'è il sentimento, se c'è il bisogno di fondersi in un unicum, e questa esigenza dello spirito esige non il dono di due “io” che nulla si negano perché non sono più né due “io” né “noi”, intesi come due “io”. Non siamo per niente due tàngheri, né siamo solo due tanghéri, Noi siamo tanghèri perché vogliamo accedere al tango, perché il tango è nel nostro spirito, perché il tango siamo noi. Rimanendo nell'esempio, “perché questo tango, è come l l'amore”,
Uomini e donne hanno mentalità incompatibili, non possono vivere insieme, sono compatibili solo per l'arte in genere ed il tango49 in ispecie50. E per la riproduzione, in particolare. Correlate seducenti attività sui vari distretti di vario fronte e latitudine51. Riescono ad essere assolutamente sintonizzati e sincroni solo nell'espressione artistica.52 Va tutto liscio, è tutto a posto? Se rimaniamo col nostro centro di gravità spirituale ben fissato nelle cose terrene (e se questo è quello che si vuole), è tutto ineccepibile. Nessuno è considerato un delinquente o un depravato perché riescea ad essere un virtuoso nel far denaro o a suonare il “Trillo del diavolo” sul suo eccelso violino come rnessun altro mai. Sono uomini che si realizzano così.
Se vogliamo continuare il nostro cammino religioso fino a spostare il nostro baricentro spirituale, dove la restante parte del percorso ci sospinge, Se vogliamo riuscire a non fermarci nemmeno alle preghiere, perché il cammino continua fino a “la preghiera”, cioè fino all'estasi, fino a sentirci Dio dentro, fino a pregare senza parole, giungeremo a cancellare l'”io” in modo e qualità tale che gli ex fili d'oro non sembrano paglia: non sembrano e basta.
Naturalmente sono idee condivise, ma non da tutti, né sempre tutte.
Allora ...
<< " Che concludiam? Che aver l'approvazione
" Di tutto il mondo, e star con esso in pace,
" essendo un'impossibil pretensione,
" Sarà meglio pensar quel che ci piace,>> 53

“L'Amore Nero” e la sua Assorta Musa


Non è un Cavaliere medievale54 . ma è l'Amore dell'estrema rimembranza, dell'estremo affetto, delle gramaglie sentite nell'anima; dellolo struggimento ch'è vittoria sul dolore, perché vive di ricordi e si nutre di speranza55.
Si può trovare serenità nella temporanea pace, suggerita dall'eterna e impetrata dall'Eterno, con costante, sincera “prece”. É la fede.
Fra i “Luoghi della mia vita” non poteva mancare la “Casa avita di Campofiorito”: il “Cimitero”. Può avere parte irrinunciabile nei luoghi della mia vita? É giusto il suo posto nel pregnante e specifico “Amore Nero dall'assorta Musa? Qui mi fermo, <<...che si e il no nel capo mi tenzona.>>56


“Loca vitae”



Personae”, animali e cose del nostro mondo (se hanno un'”aura”57 sotto la maschera58)

    Era rimasta improvvisamente sola, sperduta, desolata, Provava tutta la benefica amarezza59 della realtà; non se ne vanno solo il padre e la madre degli altri, ora sei tu e le pareti, familiari ed inerti. Aveva tutto, compresa la cinepresa60, ma d'improvviso era in uno squallido deserto delimitato da muri, non più da una casa.
  • Avevo vissuto così fino ad allora -avendo la stessa illusione - così l'amarezza la pregustai… in conto terzi. Non ero tipo che, per poco che avesse un accenno di testa sulle spalle, potesse sposarsi, ma potevo aiutare me e lei e... aveva una faccina tondeggiante, con due occhioni lacrimevolmete lacrimosi; insomma, una specie di irresistibile chihuahuae61
    Fu così che nel Friuli lontano, in un paese lontano, in un giorno lontano, il protettivo “zio Orso” e quella birba [ ):-) ]del Caniluccio62 convolarono63. Gli invitati erano così tanti || ma così tanti || che il pranzo di nozze fu alla || carta. Scorrrendo le pagine di questa pubblicazione ridotta all'osso, potrete notare un'apparente ingiustizia: perché sul “Caniluccio” ce n'è tanto e su zio Orso non c'è niente? È ovvio, solo zio Orso – benché da urside - sa scrivere!


Sassi e Scherzi

Sulla mia cetra, l'altrui Musa


Ringraziamenti

Non potrei cominciare meglio che ponendo “in capite tabulae” colei che iniziò la sua carriera coniugale con il titolo d'ingresso di“un certo Cagnino”. In tutti questi anni di “amore senza muffa”64 ha moltiplicato le onorificenze guadagnate sul campo: è assurta alla “Optima Maxima” carica di “Caniluccio”.
Fra i suoi meriti, quello che “Volle, volle, volle, fortissimamente volle” Parafrasando l'Alfieri. V.http://www.progettobabele.it/Consiglilettura/valfieri.php quest'opera, della quale è stata munifico Mecenate.65

Il cambiamento di stile dei caratteri fra le varie strofe di una stessa composizione66 è idea del Tecnico Informatico che mi assiste in caso di necessità. Lo stesso scopo (di sposare le suggestioni tipografiche con quelle dei versi) è stato non solo da lui perpetrato in composizioni intere, di solito uniformemente fra le strfeo: l'aquilone, tipicamente pilotato dalla mano di un bimbo; il castello medievale, assediato dalla polvere degli interventi di adeguamento agli arricchimenti di destinazione d'uso. Per ora in un solo caso, la tecnica di cambiare gli stili è stata arricchita con la variante “in modo diverso fra le strofe di una stessa composizione” . A questo punto, ha conquiso genial completezza di “ Tecnica delle Sciolte o a Mazzetti” , esponendo ad intuibili considerazioni e ad imprevedibili conseguenze67.
Auguro al creativo, fattivo, preciso, zelante, praticissimo e inesorabilmente perfetto68 [ ):-) ] C. P. S.69 Sig. Fabrizio AMOROSO, Informatico N . C. L.. D. D.70 la soddisfazione di vedere imboccare da numerosi altri la strada qui da lui proposta.
1Parafrasando quel modesto mio precursore [ ):-) ] dal nome plurifelino: Leopardi, col suo “All'Italia”. Per il testo completo, v.
2Si ottiene premendo contemporaneamente il Tasto del Maiuscolo ed il Primo Tasto in Alto a Sinistra. Il tutto, due volte di seguito, senza spaziatura intermedia e sempre che abbiate un computer ed una tastiera adatta alla bisogna.
3 Adattato a questo conteso da: http://it.wikipedia.org/wiki/Sorriso Chiave di ricerca: “sorriso”.
4Adattato a questo conteso da: http://it.wikipedia.org/wiki/Sorriso Chiave di ricerca: “sorriso”.
  • 5Esempio è “Il posto delle fragole”, quale nel celebre film. V. -“e plurimis” - http://it.wikipedia.org/wiki/Il_posto_delle_fragole (chiave di ricerca: “Il posto delle fragole”). È il ritorno al luogo “segreto” che avevamo da bambini, irrinunciabile per qualcosa di più della gola.
La mancanza della cima, dovuta ai limiti della tastiera, è provvidenziale, perché il riparo psicologico, benché pressoché irrinunciabile, rimane fittizio. D'altro canto, come l'albero ripara dall'ombra, ma è riparo pericoloso dalla pioggia: attira i fulmini. In altre parola, offre un conforto - a volte pericoloso – che non è mai rimedio.
6Al contrario, è il peggiore critico: ''nemo judex in re suà'
7Si è qui preferito l'indicativo, perché è certo che abbia (irretrattabilmente, ahi lui!) scritto.
8 A maggior ragione, quando abbia la fondata, tormentosa certezza di avere sconfinato in una cripticità espressiva per enigmisti di vaglia.
9Alla quale tengo moltissimo.
10La “sùbita sera”, come scrivo altrove parafrasando un altro “modesto precursore”, Montale [ ):-) ] mi ha colpito da tempo. Alle spalle, perché compie il suo dovere vigliaccamente: come recita un proverbio, <<La vecchiaia è carogna>>.
11 Sicuramente, senza bisogno di spinte!
12In tutta l'opera sono adottate le “Note di chiusura”, anziché quelle “a fine pagina”. Si possono affrontare più ampiamente i vari argomentie || d'altra parte, sarebbe stato impossibile inquadrare titolo, versi e note di ciascuna opera in una pagina ciascuna.
13Il mio docente di Storia al Liceo, Professore A. Pansa ebbe a dirci: <<La cultura fa differenza anche assaporando un piato di fagioli>>.
14Ovviamente, accessibile a chi ne sia ritenuto degno. Deve essere un accesso piuttosto facile:intere familie ci sono riuscite. Stando a qualche giornalista, a sua volta muto esperto nell'accesso alla propria carriera. Ii certi fenomeni si devono occupino gli esperti addentro alle segrete coseranamente, non è vero?
15Da buon bastian contrario onusto di diuturno successo e di canuto pelo, <<con viva e vibrante >> decisione faccio notare che scrivere non garantisce l'infallibilitàe || pertanto non negarantisce l'esclusiva. Dove hanno fallitot secolidi matematici titolati , è riuscito un indianino di 16 anni (presumo, privo di laurea e di pubblicazione riservata). Si tratta di due problemi lasciati irrisolti da Newton. Che aggiungere?
* Stranamente, a nessun legislatore è mai venuto in mente che - per legge - gli aspiranti alla cattedra italiana devono essere esclusivamente professori provenienti da unversità di gradimento non bossesco. Esclusivamente, perchè è notizia non controllata che il conco fatto in casa è giunto primo in graduatoria e un altro - di proveniena estera e ben noto proprio non lo si poteva trombare: è sata classificato secondo, C'è mancato proprio il classivo " pelo" .
* I testi " blasonati" sono spesso in contrasto fra loro.
* Nel campo archeologico, non ho capito perché: a Pompei - se non è già caduta - c'è la Torre " Mephira" o " Mefira" , è nei pressi la via Mefira, nella villa (omonima?) c'è l'affresco della dea ... " Mefite" . Proprio l'affresco dimostra che si tratta di Dee diverse (opino che " Mefira" sia evoluzione dell'altra, per motivi che troppo ci allontanerebbero dallo specifico, né posso specificare la fonte scritta, perché quanto precede fu dichiarato dal Profesore Relatore ad un Convegno di qualche annetto fa. L'avrà letto, o addirittura scritto, da qualche partè?
* In campo giuridico, a mi meno estraneo, la divergenza di tesi inconciliabili è pane quotidiano. Per non colpire nessun babbosantonissimo vivente, citerò il notissimo " jus est ars boni et equi" giustinianeo: per lo sprovveduto autore di questa tesi velleitaria il diritto nazista non sarebbe diritto. Ha fatto molto piangere, si vede che era cipolle.
16Ancora oggi ci sono comunità che usano la tradizione orale, a volte almeno in parte segreta.
17E, di solito, per educande.
18Sperando che non sia involontario, sarebbe controproducente. Qualche volta, però, di renderlo piuttosto sfuggente; quando mi sono sentito meno “brichino”, ho finto di non essermene accorto... per fornirmi una via di uscita nel caso mi fosse sfuggito sul serio.
19 Ma non di più!
20 Sub “Sassi e scherzi.
21 Come specifico in nota sub ivi.
22 Non più il “doppio senso”, ma <<Che ha o può assumere più significati; che può essere interpretato in vari modi>>. V. in
23V. infra.<<Laura, lauro, l'aura, l'auro Parole chiave nella poetica di Francesco Petrarca >>, in http://guide.supereva.it/letteratura_italiana/interventi/2009/01/laura-lauro-laura-lauro
24 Come forma abbreviata da “novissimum”. V. http://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino.php: << novissimum agmen retroguardia (s.f.)>>
25 Meglio partire ogni volta dal rinnovato mio concepimento!
26Tacendo che se un aurore bantù possa essere tentato di invocare il “copyright” sotto qasto o quel profilo, io dove lo trovo, un avvocato di diritto e lingua Bantù?
27 www.mario.mascia@alice.it
28Tanto, “Carmina non dant panem”.
29Il concetto di musa, al pari della memoria, sono delle nozioni che conferiscono al poeta dell'antica Grecia potenza alle sue parole, donando una maggiore efficacia alle sua parole, diventando depositario della verità. La loro evocazione serve all'autore per invocare eventi del passato. Da Voce " Wikipedia Muse" , sito Muse (divinità) – Wikipedia
30Olimpichè”. «Le Muse hanno un posto altissimo, anzi unico, nella gerarchia divina. Son dette figlie di Zeus, nate da Mnemosine, la Dea della memoria; ma ciò non è tutto, ché ad esse, e ad esse soltanto, è riservato portare, come il padre stesso degli Dei, l'appellativo di olimpiche, appellativo col quale si solevano onorare sì gli Dei in genere, ma -almeno originariamente- nessun Dio in particolare, fatta appunto eccezione per Zeus e le Muse» (Walter Friedrich Otto., Theophania. Genova, Il Melangolo, 1996, pag.48), così citato in Wikipedia. Questo spiega teologicamente il cantami, o Diva“|| Ma c'è dell'altro.
31L'accento è stato adottatosolo per favorire nella lettura ii non latinisti.
32 Acnhe altre lingue indoeuropee offrono esempi di questa comune origine sanscrita: v. il latino “Deus” e l'italiano “Dio”. Giustifica irresistibilmente, a questo proposito, una ricerc il fatto che anche “Jehowa” potrebbe avere la stessa origine, se non si tratta di un caso di … omonimia: la “J” potrebbe venire dall'addolcimento di una ipotetica “D”, il che farebbe tradurre non “Io sono Colui che è” ma “Io sono [la] Luce”, oppure “Io sono colui che è luce”. L'approfondimento, purtroppo, è decisamente fuor
i tema … e soprattutto fuori personale competenza. Chi è in grado di provarci?
33 Nelle religioni cristiane, il Figlio è “Logos”: pensiero, parola, probabilmente da un primigenio concetto di selezionare insieme; raccogliere criticamente ciò che sta insieme (come omaggio a Di Pietro, ciò “che ci azzecca”); La forza vitale di Dio ne è lo Spirito. Va assolutamente precisato che il mistero trinitario è più semplice e più complesso. Forse può essere intuito, più chespiegato -nei limiti dei nostri mezzi limitati di appartenenti al regno animale, anche se in maniera privilegiata – considerando che:
* tecnicamentesi tratta di tre” Ipostasi” (letteralmente, “ciò che sta sotto”). Il termine “Persona” è certamente meno chiaro e -se è veramente congruo,- ma comporta cosniderazioni dispersivamente astruse per i nostri fini,
* Gli organi degli umani fanno parte dell'uomo ma non sono l'uomo, né la sua sostanza ontologicamente paritaria. Tutto ciò che è in Dio è Dio, perché niente e nessuno è degno di essere in Dio, come è degno di essere madre dell'uomo Dio (per questo, è stato necessario avere contatto con lo SpiritoDio senza prima ricevere in modo assoluto qualità divine, Altrimenti sarebbe stata impedita dalle ragioini del significa questo, altrimenti sarebbe stata impedita dal “noli me tangere”, per non contaminarlo). La Madonna ha detto in proposito (nell'occasione, in italiano) per rimettere sulla buona strada un protestante italiano, tal Cornacchiola: <<Io sono nella Trinità divina, perché mi perseguiti?>>.
La conclusione al Lettore. al prezzo di prevedibili già collaudati e disperanti mal di testa. Per favorirli, un'aggiunta: gli organi si possono dividere dal corpo umano, le Ipostasi, no. Dove c'era lo Spirito, c'erano tutte e tre.
34Fatto si è che non saprei a che bella Musa votarmi. Inserisco, per favorirvi un'autonoma scelta, due elenchi - simili e vicendevolmente integrantisi – delle “concorrenti”.* 1° ELENCO: “Calliope, poesia epica e poesia lirica; Clio, storia; Erato, canto corale e poesia amorosa; Euterpe, musica; Melpomene, tragedia; Polimnia, inni religiosi; Talia, poesia gaia, poesia rustica e commedia; Tersicore, danza; Urania, astronomia e geometria”.
* 2° ELENCO: “Calliope, colei che ha uno sguardo bello, la Poesia epica, con una tavoletta ricoperta di cera e uno stilo; Clio, colei che rende celebri, la Storia, seduta e con una pergamena in mano; Erato, colei che provoca desiderio, la Poesia amorosa (paesaggio), con la lira; Euterpe, colei che rallegra, la Poesia lirica, con un flauto; Melpomene, colei che canta, la Tragedia, con una maschera, una spada ed il bastone di Eracle (Ercole); Polimnia, colei che ha molti inni, il Mimo, senza alcun oggetto; Talia, colei che è festiva, la Commed(presumo,ia, con una maschera, una ghirlanda d'edera e un bastone; Tersicore, colei che si diletta nella danza, la Danza, con plettro e lira; Urania, colei che è celeste, l'Astronomia, con un bastone puntato al cielo.” Fonte: v. prima nota sull'argomento, anche per ulteriori approfondimento. Come si vede, cercarsi una Musa senza essere epico e neanche lirico; né gaio né rustico (spero); tutt'al più, poeta amoroso, ma non sempre e non solo; per dirla con la Clio, scegliere è una brutta storia.
35 In gran segreto: “Troianorum Bellum || docet”.
36<<L'amore " romantico" ha un significato; quando l'amore fra due esseri umani assume caratteristiche riconducibili al romanticismo (struggimento, comunione, affetto, passione anche fisica), questo viene definito amore romantico, per distinguerlo dal sentimento d'affetto verso i membri di una famiglia o verso altri esseri umani, o anche tra esseri umani e animali domestici. Il termine amore viene anche utilizzato per definire l'intensa passione per qualcosa (un'attività, un oggetto), o come forma di dedizione totalizzante a un ideale, per es. spirituale o religioso>>. (Da http://it.wikipedia.org/wiki/Amore )
37 Nemmeno come gradino per passare all'amore sublimato.
38Amore platonico è il modo in cui comunemente si definisce una forma i damore sublimata, che esclude la dimensione sessuale e passionale. V. “sub” http://it.wikipedia.org/wiki/Amore_platonico.
39 Nota dell'Autore: f...non feriti. Come escludere l'amore che è la tenerezza ispirata anche soltanto da un cagnolino, ma che pured'istinto sentiamo componente irrinunciabile dell'Amore di Colui che non si noma?.
40 V. “infra” http://it.wikipedia.org/wiki/Amore. V. , però , anche la brevissima ”Ave, Maria” parafrasata dal canto di un adultero in “Cavalleria rusticana“, che testimonia remore a mio avviso bacchettone
41Castità non significa astinenza. Contrariamente a quel che diffusamente si crede, c'è chi dice che la lussuria, cioè l'eccesso (anche in campo non sessuale); l'assenza di eccesso, no (laddove l'eccesso contempla anche irapporti sessuali al di fuori del matrimonio). V. infra “I 20 misteri del Rosario dagli scritti di Maria Valtorta”, che ho trovato dalle Suore di San Paolo. Volutamente taccio chi ha asserito quanto qui riferito: sarà una viva sorpresa, scoprirlo. Un “aiutino”? <<Se ben ricordo, non è Gesù>>.
42Non a caso, come punto di partenza è stato ricitato l'amore coniugale.
43Mi sono fermato a quello eterosessuale.
44Senza il quale queste raccolta sarebbe stata molto || ma molto,||più scarna.
45Di che altro, se no?
46È, || e vuole essere ||un estemporaneo aforisma.
47Mi è scappato un altro aforisma?
48Per esempio, il classico “Non ci siamo fatti noi, ci hai fatti Tu”.
49Perché è l'unica forma di amore mimato (forse ancora più intensamente come forza più subita come padrona che goduta, come la vita) ammessa in pubblico, nonostante le ostilità e le perplessità del passato. Non è diffuso come potrebbe proprio per una residua forma di pudore || chissà! Di buon gusto. In questo – e solo in questo - è come il tanga (che ha la assorbente funzione di richiamo sessuale e/o di emancipazione nell'abbigliamento).
50 E per la riproduzione, in particolare.
51Con le correlate seducenti attività (neanche queste, necessariamente tutte)sui vari distretti anatomici di vario fronte e latitudine.
52Qui “solo”, perché non sempre si può dire lo stesso nell'altro ambito, sia per i gusti che per la … durata.
53 Parafrasando da books.google.it/books? Poesie Di Lorenzo Pignotti Aretino - Risultati da Google Libriid =PD1LAAAAcAAJ...Lorenzo Pignotti - 1802 - 153 pagine. L'originale recita “di far quel che ci piace”.
54Ovviamente, tanto invincibile che proprio più … non se ne può.
55Perfino Pandora, in fondo al vaso delle disgrazie e degli affanni, recò la speranza. Si può convivere con l'avversa sorte, ma non si vive senza speranza. É il grande dilemma che si pone dinanzi ad una prognosi sfavorevole: illudere il paziente può avere conseguenze imprevedibili, anche giuridiche; non illuderlo gli toglie la speranza. Io suggerirei di dire la verità aggiungendo che ogni giorno si fa una scoperta, si mette in commercio un nuovo farmaco. “È solo questione di tempo, basta tener duro”. Alle volte, funziona come una specie in sedicesimo di suggestione, d ipnoterapia.
Per Informazioni veloci su Pandora, v. http://it.wikipedia.org/wiki/Pandora.
57Aura : “<<.. 2 fig. Atmosfera, suggestione: un a. di mistero; anche al0one di quasi sacralità: l'a. dell'opera d'arte>> in http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/aura.shtml ;
<<Nimbo. Sal latino nimbus= nube. Il cerchio o disco aureo, che circonda la testa di Cristo e deisanti. Si distingue dall' “aureola”, anello luminoso che circonda la testa dei santi nelle immagini sacre. Sono entrambi segni di luce spirituale e di gloria, già in uso nell'arteclassica precristiana>> v. infra http://www.scribd.com/doc/2881770/DIZIONARIO-DEI-TERMINI-RELIGIOSI
58In antico, gli attori usavano una maschera [v. infra http://it.wikipedia.org/wiki/Maschera, per un goloso approccio]sia per caratterizzare il personaggio, sia perché era fatta in modo da amplificare la voce. Dal verbo “personare”, squillare nacque nacque il termine “persona”e || con ulteriore evoluzione, acquistò il significato attuale [anche qui “con viva e vibrante” attesa di più acuta trattazione]. Bisogna aggiungerre che in diritto l'origine teatrale del termine “persona” rende meno ostico ei principianti il concetto della “persona giuridica”: è un attore che il diritto maschera dl'attore sulla scena del diritto; in ternini più tecnici: <<ogni individuo, ente, ecC., in quanto soggetto di diritto>>. {diritto} ogni individuo, ente, ecC., in quanto soggetto di diritto. V. infra http://www.dizionario-italiano.it/definizione-lemma.php?definizione=persona&lemma=P0590000 Nel titolo è usata nel senso originale di maschera ed in quello di “persona” in senso attuale”.. che anch'essa spesso maschera la sua vera identità, meno spesso ocon una maschera vera e proia. è una tecnica espressiva sulla quale mi soffermerò in seguito. Ai ricercatori, una chicca: un possibile collegamento fra “masca” o “masche” e “maschera”. è un altro “punto che, di sito in sito e collegamenti e ricollegamenti accompagnerà gli audaci in un'altra “fossa delle Marianne.
59 “È il dolce || che aiuta a vivere, ma è l'amaro || che aiuta a crescere” || se sopravvivi.
60 Non l'abbiamo usata mai.
61 Quale potrete trovare, ad esempio, al seguente sito:
Più rapidamente:
Al 27 Maggio 2012 era come il quinto da sinistra, ma se non c'è più, scegliete il più piccolo e caruccio: era proprio come quello.
62 É stato poi fregiato del tenerissimo nome di “Caniluccio”.
63 Gli invitati erano così tanti, ma così tanti, che il pranzo di nozze fu “alla carta”.
64Recita un consolatorio proverbio in italiano: <<amore senza baruffa fa la muffa>>. Recita un invitante ( perché invita e perché incita ): <<Intelligenti, pauca>>. É meno lapidaria || la versione italiana: <<A buon intenditor, poche parole>>.
65 Prudentemente, non ve ne comunico l'indirizzo, né gli orari.
66Prudentemente || ne abbiamo fatto un solo tentativo. Al lettore || la “Caccia al Tesoro” per scoprire qual è.
67Per questo, non ne comunico l'indirizzo, salvi casi di forza maggiore o legittima difesa :-).
68 Praticamente proprio tanto || ma tanto tanto|| insopportabile :-).
69 “Collaborator Par Suo” :-).

70“Nessuno Come Lui Decisamente Divino”.